Mentre le case discografiche, grandi e piccine, prendono (o perdono) tempo nel tentativo di capire se investire o meno nel futuro digitale della musica e parlano di crisi legata dell’industria musicale, la rete ribolle di novità e sprizza vitalità da tutti i pori. E lo sconfinato mondo dei music blogs ne è la dimostrazione più eclatante e alla portata di tutti. Non saranno certo la mancanza di fondi, l’incertezza dei mercati o qualche complesso meccanismo finanziario ad impedire alle persone di leggere e scrivere di musica e di condividere i propri ascolti e le proprie emozioni sonore con altri.
Così, spazzolando il web tra i numerosi music blogs degni di nota, vediamo spiccare per qualità ed originalità TheSixtyOne. Esso prende il nome dalla celebre Highway 61 che attraversa il fiume Mississippi e vanta uno stretto legame con la storia della musica americana e con alcuni suoi straordinari interpreti come Muddy Water, Bob Dylan, Elvis and B.B. King. Proprio la Highway 61 era la strada attraverso la quale queste persone lasciarono le proprie case per portare la loro musica nel mondo.
Il sito, fondato nel 2008 e completamente rinnovato all’inizio di quest’anno, può essere definito un social streaming media che utilizza il collaborative filtering per organizzare, promuovere e commercializzare brani musicali caricati dagli artisti stessi, molti dei quali sono musicisti indipendenti.
Autodefinitosi “a music adventure”, TheSixtyOne offre una veste grafica accattivante (anche l’occhio vuole la sua parte) con fotografie ad alta risoluzione ed informazioni sugli artisti come biografia, discografia e date del tour. Si propone inoltre come marketplace offrendo la possibilità di vendere la propria musica (e i proventi vanno interamente agli autori) oppure di licenziarla sotto licenze Creative Commons permettendo, in questo caso, il download gratuito.
Questo anche perché difficilmente (molto difficilmente) su TheSixtyOne troverete artisti e musica che già conoscete: questo è il regno della musica indipendente, quella vera. Ed è un vero peccato trovare davvero pochissimi artisti nostrani nelle numerose playlist disponibili.
Il motto del sito è chiaro ed esemplificativo : “new artists make music and listeners decide what’s good”. I nuovi artisti fanno musica e gli ascoltatori decidono cosa è buono. Semplice e funzionale.
Registrandosi (gratuitamente) è possibile commentare, votare e taggare (con un mood) i brani, creare le proprie playlist ed ascoltare quelle degli altri utenti e, ovviamente, condividere la proprie scoperte musicali attraverso tutti i principali social network.
Come sarà ormai evidente questo sito è qualcosa di più di un semplice music blog, è un potente ed intrigante mezzo per scoprire e far conoscere nuova musica. E’ Social Music di nuova generazione. Un’avventura musicale completamente nuova, appunto.