Paper is sexy: SPAM Magazine

Paper is sexy: SPAM Magazine

Siete nostalgici dell’inchiostro? Feticisti della carta stampata? L’e-book proprio non lo capite e non ci tenete a perdere diottrie leggendo articoli su internet? Allora SPAM Magazine potrebbe essere la rivista che fa per voi. Non lasciatevi intimidire dal nome che ormai avete associato alla posta indesiderata: SPAM è una free-press mensile con l’ambizione di raccogliere i migliori contenuti del web su carta. Ma non finisce qui. Si tratta del primo magazine interamente in Realtà Aumentata: ogni pagina, inquadrata con un mobile device, da accesso a contenuti extra creando così un ponte tra la carta e il web.
La cosa ci ha incuriositi, abbiamo ficcato il naso tra le pagine (cartacee e digitali) di SPAM e abbiamo fatto una chiacchierata con Federico Mirarchi, co-founder della rivista, per capirci qualcosa di più.

Chi c’è dietro Spam Magazine? 

Dietro SPAM ci sono semplicemente Federico e Roberto, un copywriter e un art director con tanta “voglia di fare”, e soprattutto con la voglia di fare le cose fatte bene. Due che ci stanno provando, tutto qui, come ci provano tanti altri ragazzi, che magari non hanno visibilità, magari mai l’avranno, ma che in compenso stanno vedendo diventare concreta un’idea, cosa che dà sempre tanta soddisfazione.

Roberto Piazza e Federico Mirarchi, i fondatori di SPAM Magazine.

Roberto Piazza e Federico Mirarchi, i fondatori di SPAM Magazine.

Spam nasce dall’amore simultaneo per la carta e per il web, due media apparentemente inconciliabili e spesso in conflitto.
Quali sono gli aspetti principali che amate di entrambi i mezzi e come convivono in Spam?
Il magazine nasce da due passioni esatto, la passione per la carta stampata e quella per il digitale. L’idea è stata quella di unire carta e internet in un unico nuovo media. SPAM infatti seleziona i contenuti dal web, scegliendo articoli, recensioni, illustrazioni e fotografie, stampa questi contenuti su carta, dando loro quella materialità emotiva che internet, più freddo e frenetico, non ha, e poi torna al digitale grazie all’utilizzo della Realtà Aumentata: con l’app di SPAM Magazine, infatti, inquadrando le pagine si scoprono contenuti extra quali video, animazioni, oggetti 3D, link di approfondimento, shop online e altri contenuti testuali, per esempio. I due mondi dialogano fin dal principio, il loro stesso dialogo è la base del magazine: contenuti che provengono dal web che vengono stampati su carta e che poi possono essere approfonditi in Realtà Aumentata. Al modo tradizionale di fruire di una rivista abbiamo aggiunto il modo digitale. Riteniamo che questa integrazione tra carta e digitale possa essere il futuro dell’editoria. Noi lo consideriamo il presente ma siamo gli unici ad avere un magazine totalmente in Realtà Aumentata, oltretutto gratuito.

Per capire come funziona SPAM Magazine la cosa migliore è guardare questo video tutorial:

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Oltre a, ovviamente, scaricare l’app gratuita SPAM Magazine, per iOS e Android, e inquadrare le pagine della rivista.

Spam promette di raccogliere al suo interno i migliori contenuti del web: con che criteri vengono scelti i contenuti?
Il nostro gusto è il parametro di selezione. Selezioniamo contenuti non ancora esplosi in rete e sui social e che abbiano un sapore informale. La peculiarità del magazine è che l’informazione viene dal basso, dai blogger, quindi niente grandi firme ma punti di vista di persone “normali”. I contenuti che scegliamo inoltre sono “atemporali”, validi oggi e anche tra un anno, senza una scadenza insomma.

Sul web la diffusione di contenuti a scapito delle fonti/autori è una problematica costante: come gestite le fonti a cui attingete e come dialogate con gli autori nel momento in cui decidete di riportare qualcosa che gli appartiene?
Ogni volta che troviamo un articolo o un lavoro interessante, di fotografia o illustrazione, contattiamo gli autori chiedendo il permesso di pubblicare il loro lavoro. Non abbiamo quindi una redazione che scrive in base a un nostro brief, ma selezioniamo contenuti già scritti in cambio di visibilità visto che la rivista è gratuita. Devo dire che i blogger sono molto contenti di partecipare e molti si offrono per collaborazioni continuative totalmente gratuite, ma noi preferiamo dare in ogni numero del magazine, visibilità ad autori diversi.


Perché portare contenuti già esistenti sul web su carta stampata? Non rischia di essere ridondante anche a scapito dell’impatto ambientale?
La lettura su digitale è “mordi e fuggi”, frenetica, spesso di si ferma ai titoli e ai sottotitoli senza approfondire, mentre si legge si è distratti dall’arrivo di una mail, di una chiamata Skype ecc. Con la carta ci si prende il proprio tempo, ci si stacca dalla frenesia di internet. Inoltre, essendo internet un flusso continuo, spesso basta non collegarsi alla rete un giorno per perdere contenuti interessanti. SPAM Magazine rappresenta quella raccolta di “segnalibri” che tutti abbiamo sul nostro browser ma che poi ci dimentichiamo di consultare con calma. Infine, sulla carta diamo ai contenuti dei blog quella dignità grafica che spesso in rete non hanno. Per quanto riguarda il discorso ambientale, noi stampiamo su carta FSC: l’FSC indica standard globali per la gestione  delle foreste, all’insegna dell’equilibrio fra aspetti ambientali, sociali ed economici. Il benessere della comunità e degli ecosistemi forestali è importante quanto la ripiantumazione di alberi per assicurare il futuro delle foreste del mondo. Il sistema FSC fornisce anche una certificazione della gestione delle foreste e della rintracciabilità del legno. Per potersi fregiare dell’etichetta FSC, infatti, il prodotto deve rispettare una serie di standard in ogni fase della lavorazione, trasformazione, distribuzione e stampa, quindi siamo molto attenti. In ogni caso spesso si dà alla carta la colpa della deforestazione quando non è affatto così, per questo vi invito a leggere questi luoghi comuni sulla carta, su un sito che è apparso sul primo numero di SPAM appositamente per sfatare un po’ le cose che si dicono intorno alla cellulosa: http://www.it.twosides.info/Scarica-e-stampa-la-brochure

In Spam, la realtà aumentata costituisce il valore aggiunto della rivista, nonché anello di congiunzione tra carta e digitale: quali sono i contenuti a cui si può accedere e da chi vengono curati?

Grazie all’AR con SPAM possiamo approfondire ogni singolo articolo con video, link di approfondimento, shop online. Oltre ai contenuti editoriali ovviamente si possono approfondire anche i contenuti commerciali. I contenuti dell’AR e sua programmazione vengono curati da noi grazie alla collaborazione di Cristian Contini, il geek del gruppo, che conta, oltre a me e Roberto Piazza, cofounder del progetto, anche la preziosa collaborazione di Roberta Marchesi.


Spam è stato definitivo un prodotto innovativo, in che cosa risiede secondo voi la vera innovazione di questo progetto?

Sicuramente l’AR è il fattore che colpisce di più, ma non sottovalutiamo, in un periodo in cui tutte le aziende ormai si rivolgono a blogger e certi blog assumono il valore di un’azienda, che si cerca tutti di più un’informazione fuori dagli schemi, dal basso appunto, non controllata dalle logiche dell’informazione di massa. L’unione di questi due aspetti sicuramente rende SPAM, almeno a oggi, un magazine unico.

A due anni dal lancio di SPAM, il magazine diventa anglofono e approda a Berlino diventando il primo free magazine in Europa realizzato interamente in realtà aumentata. Vi aspettavate questo successo? Arrivati a questo punto, quali sono i vostri piani per il futuro della rivista?
Quello di Berlino è stato un esperimento ben riuscito, ma comunque un esperimento. Berlino ha raggiunto l’apice in questi anni, diventando il sogno di tutti i giovani e il punto di partenza di start up e aziende. Personalmente anche noi ogni anno facciamo la nostra “puntatina” a Berlino, è una città che amiamo perché in continuo fermento artistico e culturale. Il nostro piano principale resta quello di espanderci in Italia, magari continuando con degli speciali all’estero, ma il nostro business core resta qui, chiaro poi che il sogno sarebbe quello di vedere uno SPAM distribuito in tutto il mondo, con contenuti presi da blog internazionali e con approfondimenti in AR provenienti dai paesi più disparati. Staremo a vedere.

Continuando a parlare di futuro, qual è il vostro punto di vista sulla carta stampata? Inoltre, essendo una free press, il dialogo con gli sponsor sarà fondamentale: avete avuto un riscontro positivo per quanto riguarda la disponibilità ad investire nel buon vecchio formato cartaceo?
Gli investitori si sono dimostrati interessati, alcuni più di altri poi. In certi casi forse è ancora presto, o sono loro troppo indietro, e non hanno capito il progetto, in altri invece, con i brand più lungimiranti, è stato più facile dimostrare il valore aggiunto di SPAM, e l’innovazione che abbiamo portato nell’editoria. Chiaro che essendo un free magazine di alta qualità, come si evince dalla confezione, e vivendo solo di advertising, non è facile, soprattutto in un periodo come questo, ma per fortuna molti brand hanno visto in SPAM qualcosa di mai visto, scusa il gioco di parole, e questo è stato premiante, sia per noi che per il magazine. In generale invece, noi siamo convinti che la carta non morirà mai. Proprio settimana scorsa ho letto un articolo che consigliava di stampare il più possibile perché non resterà più niente dei nostri file. Anche guardando molto molto avanti, quando tra 2000 anni troveranno le nostre chiavette USB non potranno leggerle, la memoria storica sarà cancellata. Speriamo trovino almeno una copia di SPAM Magazine. 🙂

SPAM Magazine lo trovate su Facebook e in digitale su www.spam-magazine.com, se invece volete tastare la sua copertina stampata in rilievo e annusare le pagine fresche di stampa, le copie cartacee sono in distribuzione a Milano o a Berlino.

 

1390 782 Alessia Giazzi

Alessia Giazzi

Mangia pane e grafica (ma non disdegna la paella). E’ la dunter delle icone, per lei il vettoriale non ha segreti. Ama i caratteri, le piace alternare livelli di Illustrator a strati di cheesecake e tra una campitura e l’altra sogna i colori pastello della Spagna. Da anni le dicono che nella botte piccola c’è il vino buono, ma ancora non riesce a raggiungere i ripiani più alti degli scaffali.

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