George Bernard Shaw scrisse che “Il calcio è l’arte di comprimere la storia universale in 90 minuti”. Oggi si potrebbe dire che quei 90 minuti non bastano più: le partite di calcio e le storie universali che si portano dietro, sono decompresse e amplificate dall’eco della rete e dei social media: post, stories, meme, instant marketing, riverberi e polemiche politiche su tutto quello che ruota intorno a quei 90 minuti.
Quello che è successo agli ultimi Europei di calcio ci racconta proprio questo: che quando miliardi di persone si preoccupano di un gioco, esso smette di essere solo un gioco e diventa una narrazione sociale e culturale dentro la quale diventa fondamentale esserci, soprattutto per le piattaforme digitali e i brand. Non solo per avere visibilità, ma per fare parte di quel gioco, come se le aziende fossero dei giocatori invisibili di una squadra invisibile, che però giocano la stessa e identica partita.
Insomma, se ancora non l’avete capito: nel nuovo episodio del nostro podcast (l’ultimo prima della pausa estiva) parliamo di #Euro2020 e di come il campionato europeo di calcio sia stato un palcoscenico senza precedenti per operazioni (e sperimentazioni) legati al marketing e all’intrattenimento. E qui c’entrano TikTok, Ronaldo, Coca Cola, il nostro CT Roberto Mancini e molto altro ancora.
Mettetevi comodi (magari sotto l’ombrellone) e buon ascolto. Noi ci risentiamo a settembre.
Di cosa abbiamo parlato in questo episodio?
- L’invasione cinese degli Europei: TikTok, Vivo, HIsense e AliPay
- Il gesto di Ronaldo contro Coca-Cola
- La nuova frontiera della pubblicità digitale a bordo campo
- Perché gli sponsor amano Mancini (c’entrano anche gli orologi)
- Tutti i dati social sulla finale Italia-Inghilterra
- Le case history di Fonzies, Amaro Lucano e Samsung
- Due nuovi modi di intrattenere il pubblico calcistico: il Podcast (vedi Wembley) e Twitch (vedi Twitch Dire Europei)