In tempi di crisi, sentire parlare di ripresa economica è piuttosto confortante, soprattutto quando tale termine si ritrova abbinato a concetti come arte e cultura. Le parole pronunciate su questo tema da Daniela Ruffino (vicepresidente del Consiglio regionale), in occasione dell’apertura dei lavori del Convegno La Storia nella Comunicazione per le industrie culturali e lo sviluppo territoriale, sono suonate particolarmente incoraggianti: “Sono convinta che la cultura, attraverso tutte le sue declinazioni (patrimonio storico, artistico, architettonico, di cultura materiale e di turismo se si parla di enogastronomia, tradizione, ambiente e paesaggio), sia senza dubbio una delle voci più promettenti per dare respiro alla ripresa economica e occupazionale. Da sola non basta, ma può dare un supporto notevole alla crescita”.
Questo convegno rientra in quel processo di sensibilizzazione dell’opinione pubblica verso la visione della cultura come fattore alla base della ripresa economica, che negli ultimi anni ha visto coinvolte un numero crescente di Istituzioni.
La domanda ora sorge spontanea: ma in tutto ciò, c’entrano i dunters?
Ebbene, durante il convegno sopracitato, che si colloca all’interno del progetto Il Filo d’Arianna – Arte come identità culturale, a sua volta parte del più grande programma European Ardesis Festival 2017 – Art Design Innovation as Social network, Dunter è stata premiata.
Il premio conferito prende il nome di European Enterprise Day sesta edizione – Premio Cultura d’impresa, ed è dedicato alle imprese che si sono distinte per lo sviluppo dell’economia locale e per la valorizzazione professionale e culturale del territorio in cui operano. Di questo ne siamo veramente orgogliosi: e ringraziamo particolarmente Maria Aprile, presidente del Gruppo Turismo di Confindustria Canavese.
Riuscire nel fare cultura d’impresa è fondamentale, perché questo permette di esprimere un modello di lavoro che ha una sua unicità e che identifica in modo chiaro ed efficace la nostra storia, i valori, e gli obiettivi. Un’identità che si esprime con chiarezza -sia all’esterno che all’interno di un’azienda- lavorando su tematiche socio-culturali con enti, istituzioni, aziende e collaborando con realtà culturali del territorio, come è stato fatto per Apolide Festival.
Per Dunter, questo riconoscimento istituzionale è significativo, e verrà trasformato in un valore aggiunto da apportare alla già forte motivazione di lavorare a contatto con la cultura. Quella cultura che può e deve essere messa fra i fattori alla base della ripresa economica.