Altro che cappello texano, vacche nel recinto e modi arcigni da contadino. Il politico Repubblicano che esce dalle ultime analisi statunitensi sulle tendenze della comunicazione pubblica è un profilo pienamente social addicted. In Italia sarebbe difficile concepire un conservatore che punta tutta la sua comunicazione politica sul web, sull’innovazione, sulla sperimentalità nell’approccio mediatico. Immaginatevi (se ci riuscite) un La Russa alla prese con i 140 caratteri di Twitter o uno Schifani che risponde ai propri likers su Facebook. Per le elezioni midterm in USA invece la tendenza della destra conservatrice sembra ormai consolidata: i Repubblicani hanno preso il buon esempio dalle virtuose campagne online che fecero trionfare Barack Obama alle elezioni Presidenziali del 2008, e oggi rischiano perfino di superare gli avversari. Anzi, a conti fatti l’hanno già fatto.
Il guru online dei conservatori
Dietro la scalata Repubblicana al mondo della conversazione in rete c’è Matt Lira, direttore della comunicazione digitale per Eric Cantor, leader conservatore e da molti analisti politici già dato come il prossimo antagonista di Obama alla corsa per la Casa Bianca. Lira aveva lavorato già come consulente per i Repubblicani durante le presidenziali del 2008, riconoscendo come l’allora sconosciuto senatore dell’Illinois (un certo Barack Obama) aveva iniziato a fare un uso innovativo dei social media nel campo della comunicazione politica, riuscendo a costruire un vero e proprio movimento dal basso attraverso la presenza online, da Facebook a Twitter fino a passare da YouTube. Lira allarmò i conservatori anche per la disparità delle risorse messe in campo: un enorme staff per la campagna online di Obama (uno di loro, Trevor Fitzgibbon, l’abbiamo intervistato qui) e, dall’altra parte, una risicatissima squadra di appena quattro o cinque persone che lavoravano per John McCain. Da un pò di tempo invece Matt Lira ha avuto la sua “carta bianca” dai dirigenti conservatori, e passa le sue giornate facendo dei social media un ingrediente di base nella strategia comunicativa dei Repubblicani, già mostrando i primi segni di successo.
Tutti i candidati repubblicani per le midterm USA hanno sfidato sul terreno dei Social Media gli avversari democratici e per adesso sono perfino avanti. Come riportato dall’organizzazione HeadCount, i dati sembrano non lasciare spazi a dubbi (tanto che il titolo del report è fin troppo eloquente: Republicans Kicking Democrats’ Butt in Social Media). Nella corsa per le elezioni tutti i candidati Repubblicani per il Senato hanno accumulato 1 milione e 430mila likers su Facebook, contro i 300mila per i Democratici. Su Twitter i Repubblicani hanno in totale 520mila followers, i Democratici appena 90mila. La media è fin troppo sbilanciata verso i Repubblicani, anche togliendo dal conteggio McCain e Fiorina (i più popolari). L’intero Report è scaricabile qui.
Non solo Social: il caso di YouCut
Ma i Repubblicani hanno fatto di più: proprio Matt Lira ha lavorato affinchè il candidato Cantor lanciasse YouCut, un vero e proprio progetto di crowdsourcing che funge anche da veicolo per la campagna politica repubblicana. Il funzionamento è molto semplice: quando il Congresso USA è in sessione, gli utenti possono votare sul portale di YouCut per votare le voci di spesa pubblica che vogliono vedere eliminate. Un tentativo di coniugare il cavallo di battaglia dei Repubblicani (il taglio della spesa pubblica) con un’azione sul web per rendere gli utenti parte attiva del cambiamento legislativo. In poco meno di 6 mesi oltre 2 milioni di persone hanno votato per i vari tagli di spesa su YouCut.
L’ago della bilancia? I likers su Facebook
Quanto incide davvero la presenza dei Repubblicani nei Social Network per la loro affermazione (da molto data per scontata) alle prossime elezioni di medio termine? Ancora nessuno può dirlo. Quello che è certo è che alcuni collegi senatoriali, ancora in bilico nei sondaggi politici, rischiano di risolversi proprio con una presenza online costante ed intelligente. E’ il caso del collegio di Boca Raton in Florida, dove il democratico Ron klein è avanti di qualche punto percentuale sullo sfidante repubblicano Allen West, almeno stando agli ultimi sondaggi. Quest’ultimo però su Facebook ha più di 37.000 likers rispetto ai 1.737 del democratico Klein. Motivo? Allen West aggiorna il proprio stato e la propria bacheca con tre messaggi al giorno, segnalando ai propri sostenitori digitali ogni minimo detaglio della sua campagana elettorale. Ron Klein ha scritto invece solo 3 post nelle ultime 2 settimane. Conservatori si, dunque. Ma 2.0.
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