#wikileaks? No, #cablegate. La censura su Twitter?

#wikileaks? No, #cablegate. La censura su Twitter?

Come promesso, torniamo sugli hashtag. E lo facciamo analizzando un caso molto interessante capitato nelle ore in cui Wikileaks.org stava per diramare i file delle ambasciate americane di mezzo mondo. Come sapete, in Dunter, non ne facciamo mai una questione politica, non è mai il nostro focus. Non andremo neanche ad analizzare se fosse giusto, o meno, il pubblicare certi dispacci. Ma, qui, vogliamo approfondire quella che è stata una sorta di anomalia, passata forse inosservata per i più, in uno dei massimi media mondiali. Mi collego a Twitter dal mattino di domenica, in contemporanea ad altri dunters, per osservare il fenomeno che stava scaturendo dalle imminenti rivelazioni del sito di Assange. Tutto il giorno si sono rincorsi tweet, da ogni dove, inerenti a Wikileaks. Chiaramente, verso le 18, il flusso è iniziato a essere decisamente importante (oltre 500 tweet, ogni 4 secondi, riportavano la la parola Wikileaks o Assange). Parlando con l’amico, e collega, Salvatore Perri, anche lui on-line a seguire il fenomeno mediatico interplanetario, ci accorgiamo che in Trending Topic non compariva la parola Wikileaks, e neppure Assange. Cerco e seguo direttamente il Twitter di Wikileaks: meglio andare direttamente alla fonte, in certe occasioni. Ed ecco che parte il seguente tweet:

Reading that as #wikileaks is not trending we use #cablegate instead – if that fails to trend then we’re being heavily monitored/censored.

Censura su Twitter? Chiaramente il popolo dell’uccellino azzurro ha iniziato a retweettare con l’hashtag #cablegate che, nel giro di pochi minuti, è finito dritto dritto in Trending Topic. A pensar male si fa difetto, diceva qualcuno, ma sovente ci si azzecca. Riportiamo quindi un tweet di un utente finlandese, con 177 followers:

“Sorry to all who disagree, but to me #cablegate represents why Internet was invented and what it should stand for. Freedom of information”

Per dovere di cronaca: è stato il Top Tweet a livello mondiale per #cablegate.

La domanda che ci poniamo oggi è: Quanto varrà la customer satisfaction nel web 2.0?

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