Rieccoci. Iniziamo con il dirvi che siamo sempre in smart working e probabilmente ci resteremo ancora un po’. Nonostante questo, sempre con le dovute distanze, siamo riusciti a produrre anche il nuovo episodio del nostro Podcast, per la precisione il terzo (i primi due li trovate qua sul nostro canale Spotify).
Al solito non potevamo non parlare di come il mondo sta comunicando in questo periodo perché è una cosa che ci continua ad affascinare: ma questa volta facciamo le pulci soprattutto a chi ha avuto il dovere di farlo, ovvero ai capi dei più importanti governi del mondo (compreso il nostro) che hanno affrontato quella che in gergo si chiama “comunicazione di crisi”.
Ovviamente la premessa è che, da comunicatori quali siamo, ci siamo espressi solo sul nostro terreno di gioco senza invadere il campo delle ideologie che invece non ci competono. Questo non ci impedisce però di dare le pagelle, di promuovere i più bravi e pure di bocciare quelli meno bravi. Su questo non ci piove.
E dunque ecco il nuovo episodio de La Mucca viola: la comunicazione istituzionale in tempo di pandemia. Mettevi comodi e buon ascolto.
Negli ultimi mesi i leader politici dei più importanti governi del mondo hanno dovuto decidere come comunicare ai cittadini delle proprie nazioni l’emergenza sanitaria legata alla pandemia. Una visibilità istituzionale senza precedenti che è diventata anche un’occasione per ricostruire un consenso politico perduto. Dopotutto, una parte di mondo, quella delle élite politiche, che fino a poco tempo fa era sotto scacco, si è trovata improvvisamente protagonista della scena pubblica, ascoltata e seguita. Nonostante questo, alcuni leader sono stati più bravi e innovativi di altri a gestire la comunicazione: e sono loro quelli che l’occasione l’hanno colta davvero. Nella terza puntata del nostro podcast, proviamo allora a raccontare quali sono stati gli approcci comunicativi che hanno funzionato meglio, con una particolare attenzione anche a tutte quelle sperimentazioni digitali messe in campo per consentire ai governi di essere “aperti” e “trasparenti”. Questa è la mucca viola di giugno e oggi parliamo della comunicazione istituzionale in tempo di pandemia.