Facebook introduce i Place Tips: cosa sono e come funzionano

Facebook introduce i Place Tips: cosa sono e come funzionano

Ieri Facebook ha annunciato una nuova feature sulla propria piattaforma: si tratta dei Place Tips, un servizio che offre all’utente informazioni e suggerimenti sui luoghi che si trovano nelle sue immediate vicinanze (locali, negozi ma anche Musei). A tutti gli effetti è una mossa che lancia Facebook in diretta concorrenza con servizi di geolocalizzazione molto simili (ad esempio Foursquare o Yelp).

Come funzionano

Facebook Tips si basa sulla tecnologia Gps e sul WiFi dello smartphone: il servizio determina in modo molto preciso la posizione di una persona e se questa si trova vicino ad un determinato luogo vedrà apparire nella propria sezione notizie una notifica relativa ai “tips” del luogo stesso.

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Cliccandoci sopra l’utente potrà accedere a tutti i suggerimenti, alle notizie e alle foto degli amici scattate in quel luogo: ma anche ai post della Pagina ufficiale collegata o gli eventi programmati.

Dove funzionano

Per adesso il servizio sarà limitato all’area metropolitana di New York: è dunque in fase di test e interesserà Central Park, il ponte di Brooklyn, Times Square, la Statua della Libertà e l’Aeroporto JFK. Insieme al funzionamento via Wi-Fi, Facebook sta sperimentando inoltre i Bluetooth beacons, cioè dei dispositivi Bluetooth che possono essere posizionati in determinati luoghi e consentono di inviare informazioni senza bisogno di rete Wi-Fi. Uno di questi luoghi sarà il Metropolitan Museum of Arts.

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E per quanto riguarda la privacy?

Place Tips potrà essere attivato o disattivato dall’utente a seconda delle sue esigenze: funziona solo se decidiamo di autorizzare Facebook ad accedere alla nostra posizione geografica e, anche se attivato, non pubblicherà sul nostro diario il luogo in cui ci troviamo.

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Poetweet: il sito che genera poesie dai vostri tweets

Poetweet: il sito che genera poesie dai vostri tweets

Se avete perso la vena poetica e siete in cerca di ispirazione per scrivere qualche verso, Poetweet potrebbe fare a caso vostro: il sito (creato dal centro culturale brasiliano B_arco Contemporary Cultural Center ) scava nel passato della vostra timeline su Twitter, seleziona le frasi ritenute meritevoli e compone i vari frammenti in rima, come fossero vere e proprie poesie.

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Il funzionamento di Poetweet è semplice: si inserisce il proprio username di Twitter, si sceglie il tipo di poesia che si vuole far generare al software (si può scegliere fra Sonetto, Rondò e Isidro Iturat) e in pochi secondi la poesia è pronta.

Ovviamente i risultati sono spesso imprevedibili e decisamente divertenti: provare per credere!

Banche e Social Media: il panorama italiano [INFOGRAFICA]

Banche e Social Media: il panorama italiano [INFOGRAFICA]

Uno dei settori che negli ultimi anni è stato rivoluzionato dall’uso dei Social Media è senza dubbio quello degli istituti bancari: un boom che ha permesso alle banche di creare community, migliorare i propri servizi (soprattutto per quanto riguarda l’assistenza clienti) e in, certi casi, coinvolgere gli utenti in modo partecipato per innovare la propria visione e i propri prodotti.

Attraverso una ricerca abbiamo scoperto quali sono le banche più virtuose sui diversi Social Media: sia prendendo in considerazione la reti sociali più usate (ovviamente Facebook e Twitter), ma anche dando un occhio ad altri presidi apparentemente meno adatti ad un istituto bancario (per esempio Instagram o Pinterest).

E’ stato anche interessante notare come nella strategia digitale di alcune banche ci sia l’uso di un blog/magazine che supporta la parte editoriale sui Social Media. Oppure di come la maggior parte delle banche eviti di parlare alle proprie community esclusivamente dei loro servizi o del mondo del risparmio: si cerca piuttosto di veicolare i propri valori attraverso immaginari legati al mondo dello sport, all’innovazione tecnologica, alla musica, ect.

Su quest’ultimo punto emerge un approccio che è molto simile per molte banche, quello di creare un ecosistema sociale fatto d’interessi e passioni, in cui l’interazione non si limita alla sola relazione finanziaria. In alcuni casi, come quello della Banca Nazionale del Lavoro, questa idea è sviluppata alla sua massima potenza: la banca ha affiancato ad alcune pagine dedicate ai propri servizi due community, una legata al mondo del Cinema e l’altra al mondo del Tennis, raggiungendo un pubblico fra i più vasti in assoluto.

Detto questo, ci sono ovviamente ancora molte difficoltà per le banche di fare un uso adeguato delle risorse digitali: ad esempio solo una piccola percentuale di istituti offre sui propri canali un servizio di social customer care. Le potenzialità in questo sono ancora tutte da valorizzare.

Ma ecco di seguito tutti i dati che abbiamo raccolto graficati a dovere (dalla nostra bravissima Alessia) in un’infografica, per rendervi la fruizione della nostra analisi più sintetica e semplice possibile.

 

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Twitter lancia i video e i messaggi di gruppo

Twitter lancia i video e i messaggi di gruppo

Twitter ha appena annunciato sul suo blog il lancio di due novità per la sua piattaforma. La prima è che d’ora in poi sarà possibile l’invio di un messaggio privato non solo ad un singolo utente ma anche un gruppo di utenti (Group Direct Messages), dando così la possibilità di usare Twitter come un servizio di messaggistica privata (sulla falsa riga di WhatsApp, per intenderci). La seconda novità è la possibilità di registrare e postare un video direttamente dall’applicazione mobile.

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Andando un po’ nel dettaglio delle cose: il servizio di messaggistica di gruppo consentirà agli utenti di Twitter di inviare un messaggio privato a un massimo di 20 persone (sia ad un gruppo già esistente oppure creandolo al volo). Per evitare lo spam, la messaggistica privata sarà attivata solo per gli utenti che hanno deciso di connettersi al nuovo servizio o per quelli che sono stati invitati a farlo dai propri contatti. Il nuovo software video di Twitter avrà invece lo scopo di catturare in video eventi live e condividerli come fossero dei tweets: dal box dove di solito si scrive il proprio post, sarà possibile toccare l’icona della fotocamera per avviare la registrazione e permettendo di catturare (o combinare) clip video fino ad un massimo di 30 secondi.

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